Chi siamo

Associazione Riccardo Carbone ONLUS

Polvere di ricordi: è quello che rischiavano di diventare le oltre 700mila immagini dell’Archivio Fotografico Carbone. Un inestimabile patrimonio fotografico che rischiava di essere perduto per sempre, perché i negativi, attaccati dalle muffe, stavano andando incontro ad un processo di deterioramento.

Il fondo è stato conservato negli anni da Renato Carbone, figlio di Riccardo, il quale, con il passare del tempo, ha maturato il desiderio di condividere l’importante memoria storica.

Siamo partiti da qui. Era il 2016 ed è nata l’Associazione Riccardo Carbone, divenuta Onlus nel 2017, che tutt’oggi si occupa della conservazione, digitalizzazione e catalogazione del materiale fotografico dell’archivio. Nello stesso anno l’archivio ha ottenuto anche il riconoscimento di interesse storico particolarmente importante da parte del Mibact.


Da allora abbiamo fatto tanta strada e incontrato tanti sostenitori lungo il percorso.
L’avvio dell’attività è stato possibile grazie ad una campagna di crowdfunding che ha permesso l’acquisto di scanner professionali per la digitalizzazione e di nuove scatole in cartone non acido adatte alla conservazione dei negativi. 

Successivamente, per incrementare il processo di digitalizzazione nel 2017 è stata avviata la campagna “Adotta un servizio” sostenuta da tanti cittadini e da alcune aziende.

Grazie, infine, all’aggiudicazione di un bando regionale di fondi europei a sostegno delle imprese culturali, oggi abbiamo online già decine di migliaia di immagini e, parallelamente alla digitalizzazione, stiamo incrementando la catalogazione delle singole fotografie. Per il trattamento archivistico della documentazione fotografica si utilizza la piattaforma di catalogazione xDams realizzata dalla società Regesta.exe, che ha mutuato ed adattato alle esigenze degli archivi di immagini il modello dati elaborato dall’ICCD – Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione – per la descrizione dei beni fotografici. 

La nuova sfida è quella di catalogare in maniera dettagliata i contenuti delle singole fotografie intercettando persone, oggetti, luoghi, eventi e attività così da poter offrire all’utente che naviga nel nostro portale una ricerca quanto più semplice possibile. Lo scopo è essere capaci di rispondere, attraverso un portale user friendly, alla domanda che ci pongono più di frequente: “avete foto di…”?

Ma l’Archivio non si ferma al 1973. Dopo la morte di Riccardo Carbone, il figlio Renato ha continuato la tradizione di famiglia con gli amici e colleghi fotoreporters Nino e Renato Nicois. Insieme hanno raccontato, collaborando per i maggiori settimanali ed agenzie nazionali, altri trent’anni di storia di Napoli e della Campania, giungendo fino alla fine dagli anni ’90. 

Nel più recente fondo Carbone – Nicois troviamo altre centinaia di migliaia tra negativi e diapositive che raccontano la Napoli degli anni ’80 e ’90: il dramma del terremoto, il Napoli di Maradona, le produzioni televisive del Centro Rai di Napoli, la cronaca, i processi e le grandi trasformazioni della città.